Il caffè spiegato dalla A alla Z
Sei un appassionato di caffè?
Ti spieghiamo, dalla A alla Z tutto quello che devi sapere per gustarti con consapevolezza il tuo caffè!
A-D
Aroma. E’ la caratteristica sensoriale derivante dalla rilevazione gustativa di uno specifico odore. Nel caffè è quell’inconfondibile profumo che gli conferisce il suo irresistibile fascino. L’aroma del caffè si ottiene con il processo di tostatura. Il chicco crudo assume il suo caratteristico colore marrone scuro e si sviluppano le quattro componenti riconoscibili in un caffè perfetto: gusto, corpo, colore e aroma.
Arabica. E’ considerata la qualità più pregiata della pianta di caffè e copre circa il 70% della produzione mondiale è originaria dell’Etiopia, dove viene tutt’ora coltivata in special modo nelle zone più montuose. Ha un contenuto di caffeina inferiore rispetto ad altre varietà ed è dolce e aromatica.
Barista. E’ un ruolo importante perché deve avere la giusta conoscenza della materia per poter preparare la bevanda perfetta ad ogni cliente.
Bouquet. Sono le note aromatiche complessive, percepite dalla membrana olfattiva
Caffeina. E’ un alcaloide presente nelle piante di caffè, cacao, cola, guaranà e mate ed è il responsabile degli effetti stimolanti di questa bevanda. A livello sensoriale, dona delle note amare al caffè. Il contenuto medio di caffeina è di circa 85 mg per 150 ml (1 tazza) nel caffè tostato macinato, di 60 mg nel caffè istantaneo e di 3 mg nel caffè decaffeinato.
Corpo. E’ la consistenza del caffè. Quando in bocca abbiamo una percezione tattile di sciropposità, di piacevole rotondità e cremosità vuol dire che stiamo gustando un ottimo caffè.
Decaffeinato. E’ il processo che permette di eliminare la caffeina dal chicco e viene applicato ai semi ancora verdi prima della torrefazione.
Dolcezza. All’interno del caffè sono presenti anche degli zuccheri semplici che gli conferiscono un gusto dolce e gli donano una sensazione di morbidezza e rotondità. Più un caffè è dolce, più è di qualità.
E-G
Espresso. Si tratta della tipologia di estrazione più conosciuta e consumata al mondo, sinonimo di caffè all’italiana. Il caffè espresso viene preparato con l’apposita macchina con un procedimento di percolazione sotto un’alta pressione di acqua calda.
Estrazione o percolazione. E’ il passaggio dell’acqua attraverso la polvere di caffè. In base al tipo di estrazione vengono esaltate le proprietà della bevanda.
Fermentato. E’ un difetto del caffè e produce una sensazione acre e poco gradevole in bocca.
Fruttato. E’ quel sapore piacevole che ricorda la frutta matura.
Gusto. Il gusto del caffè si sposa con l’aroma per creare quel vortice di emozioni che possono essere dolci o amare, leggermente acide o avere note terrose, ma che insieme creano una piacevole sinfonia perfetta.
L-N
Lavato. E’ anche detto trattamento in umido del caffè. E’ l’altro metodo principale di lavorazione del caffè e serve per separare i chicchi di caffè dalla seconda buccia e a rimuovere i residui di polpa.
Miscela. E’ l’unione di diversi tipi di caffè differenti per varietà, provenienza e gusto. La miscela di caffè può appartenere a più specie (Arabica e Robusta) o ad una sola (ad esempio solo Arabica per sentori più delicati ed aromatici).
Moca o caffettiera. E’ un apparecchio per preparare il caffè e fu inventata da Alfonso Bialetti nel 1933.
Naturale. Con questo metodo, chiamato anche metodo a secco, i chicchi vengono lasciati essiccare naturalmente sotto il sole.
P-S
Picking. Un tipo di raccolta del caffè molto pregiato e selettivo. Si raccolgono manualmente dalla pianta le ciliegie mature (drupe) una ad una dai raccoglitori di caffè.
Pergamino. Membrana che avvolge i chicchi di caffè situati all’interno delle bacche.
Raffreddamento. E’ il momento finale della tostatura che consente ai chicchi di conservare tutte le virtù aromatiche e le proprietà sprigionate dal calore.
Robusta. Dopo l’Arabica, è la varietà di caffè più diffusa. Il suo gusto è intenso, corposo e persistente con un retrogusto legnoso; in tazzina produce una crema più scura e compatta. Rispetto all’Arabica ha un’alta presenza di caffeina (quasi il doppio). Il suo nome deriva dalla capacità di resistere agli sbalzi termici e ai parassiti.
Stripping. E’ un altro metodo di raccolta. Si sgrana il ramo della pianta di caffè dall’interno all’esterno e si raccolgono tutti i frutti: maturi e acerbi.
T-Z
Tostatura o Torrefazione è il procedimento più importante della lavorazione del caffè, è quella fase cruciale attraverso la quale il caffè verde acquista il suo profumo aromatico e organolettico definitivo. I chicchi di caffè vengono cotti ad una temperatura che può raggiungere circa 220°, diminuiscono di peso e subiscono una variazione chimica che consente alle sue componenti aromatiche di sprigionare tutta la loro bontà.
Varietà. Arabica, Robusta, Liberica ed Excelsa sono le 4 varietà di caffè più conosciute ognuna con le proprie peculiarità. Le differenze tra i vari tipi di caffè sono legate principalmente alla provenienza dei chicchi e alla tostatura.
Zone. L’America Centrale e il Sudamerica producono il 70% del caffè. In particolare Brasile, Colombia, El Salvador, Guatemala e Messico. Asia, Indonesia e India producono il 20% e infine l’Africa, specialmente in Angola, Costa d’Avorio, Etiopia e Uganda produce il rimanente 10% .